La pianta di peperoncino appartiene al genere Capsicum, lo stesso dei peperoni dolci, della famiglia delle Solanacee. I reperti archeologici ci dicono che il peperoncino piccante era usato come alimento già nel 5.500 A.C. in Messico. 

La pianta fu importata in Europa dagli spagnoli con Cristoforo Colombo nel 1493, poi giunse nel nostro paese grazie agli arabi nelle regioni meridionali e divenne comunissima in Calabria. Come racconta Tommaso Campanella, nella metà del 1600 questa coltura era estremamente diffusa in tutta la regione grazie alle condizioni climatiche favorevoli e le caratteristiche dei terreni. Viene piantato ogni anno tra gennaio e febbraio in terreni esposti al sole, ben innaffiati e dove non si vada mai sotto i 5° C. I frutti maturano con l’estate e la raccolta avviene tra agosto e settembre. Si ottengono ottimi risultati anche se piantato nei vasi domestici. Le varietà coltivate sono tante e presentano diverse forme, inizialmente sono tutti di colore verde e a maturazione diventano di colore rosso acceso lucido. 

La varietà Diavolicchio ha una forma leggermente allungata e una misura media compresa tra tre e sei centimetri, terminando con una punta appuntita leggermente curvata verso l’interno, cresce a mazzetti e la pianta ha un’altezza massima di 70 cm. Tale varietà è molto ricercata poiché conferisce ai piatti un sapore deciso e piccante, presentando una piccantezza media stimata a circa 30.000 della scala Scoville. Il grado di piccantezza è direttamente correlato al contenuto di capsaicinoidi  (non presente nei peperoni) e la sensazione di bruciore in realtà non esiste, non si ha un aumento di temperatura nella nostra bocca, ma è la capsaicina che interagisce con alcuni termorecettori della bocca mandano un segnale al cervello come se la nostra bocca “bruciasse”. Per calmare il bruciore prodotto sulla lingua e nel palato non bisogna bere acqua, ma masticare pane o bere latte. 

Questa spezia ha molte proprietà benefiche, infatti contiene vitamine, sali minerali tra cui calcio, rame e potassio, carotenoidi, bioflavonoidi e lecitina. In particolare è ricchissimo di vitamina C, la concentrazione è massima nel peperoncino fresco mentre si riduce nei frutti essiccati. Il peperoncino è un rimedio naturale che stimola la circolazione sanguigna, abbassa il colesterolo e attiva il metabolismo. Ha azione antiossidante, antibatterica, antistaminica e previene le infezioni. In ogni caso viene sconsigliato un uso eccessivo. 

A settembre di ogni anno a Diamante, località turistica della Riviera dei Cedri dove ha sede anche l’Accademia nazionale del peperoncino, ha luogo il Peperoncino Festival, un appuntamento culturale e gastronomico di 5 giorni dedicato esclusivamente al peperoncino.